Shu Ha Ri – copiare, concettualizzare, personalizzare
Shuhari (Kanji: 守 破 離) è un concetto delle arti marziali giapponesi e descrive le fasi dall’apprendimento alla maestria quindi un percorso che prevede la presenza di un maestro che accompagna un allievo.
Shuhari si traduce (per ora) approssimativamente in “tenere, cadere, spezzare”.
- shu (守) “proteggi”, “obbedisci” – concetti fondamentali di apprendimento della saggezza e delle tecniche. L’allievo impara le basi e le ripete in modalità “copia e incolla” rispettandone la standardizzazione intrinseca dello stile. Il Maestro, guida l’allievo proteggendolo dagli errori e dalla voglia di arrendersi o abbandonare, salvaguardandone i risultati con piena e unica responsabilità.
- ha (破) “distaccare”, “divagare” – spezzare, il distacco della tradizione. Il Maestro lascia all‘ allievo la libertà di praticare, di applicare le regole in modo più creativo e personale ma sempre con le regole condivise nella fase di Shu.
- ri (離) “lasciare”, “separare” -transcendere – non ci sono tecniche o proverbi, tutte le mosse sono naturali, diventando una cosa sola con lo spirito senza attaccarsi alle forme; trascendendo il fisico. L’allievo ha la libertà di creare avendo superato le fasi precedenti
Il maestro di Aikido Endō Seishirō shihan dichiarò:
“Si sa che, quando impariamo o ci alleniamo in qualcosa, passiamo attraverso le fasi di shu, ha e ri. Queste fasi sono spiegate come segue: in Shu, ripetiamo le forme e ci discipliniamo in modo che i nostri corpi le assorbano, rimaniamo fedeli alle forme dello stile senza alcuna deviazione, poi, nella fase di Ha, una volta che ci siamo disciplinati per acquisire le forme e i movimenti, facciamo innovazioni: in questo processo le forme possono essere spezzate e scartate. Infine, in Ri, ci allontaniamo completamente dalle forme, apriamo la porta alla tecnica creativa e arriviamo in un luogo in cui agiamo in conformità con ciò che il nostro cuore / mente desidera, senza ostacoli e senza leggi eccessive”
Sembra che il concetto Shuhari fu presentato per la prima volta da Fuhaku Kawakami come Jo-ha-kyū in Tao of Tea. Quindi, Zeami Motokiyo, il maestro di Noh, estese questo concetto alla sua danza come Shuhari, che divenne parte della filosofia dell’Aikido.
Shuhari è parte della filosofia di Shorinji Kempo.
Shuhari può essere considerato come cerchi concentrici, con Shu in Ha, ed entrambi Shu e Ha in Ri. Le tecniche e le conoscenze fondamentali non cambiano.
Durante la fase Shu lo studente dovrebbe seguire fedelmente le istruzioni di un singolo insegnante; lo studente non è ancora pronto per esplorare e confrontare percorsi diversi.
Shu: l’allievo segue con precisione gli insegnamenti del maestro. Si concentra solo sull’esecuzione della tecnica, senza preoccuparsi troppo della teoria sottostante e anche se intravede diversi modi di eseguirla, si concentra solo su quello insegnato dal suo maestro.
Ha: A questo punto l’allievo inizia ad ampliare le sue vedute. Con le tecniche di base inizia a imparare i concetti e la teoria alla base della tecnica. Inizia anche a imparare da altri maestri e integra questo apprendimento nella sua pratica.
Ri: Ora lo studente non sta imparando dal maestro, ma dalla sua stessa pratica. Crea i suoi approcci e adatta ciò che ha imparato alle sue particolari circostanze ed alla sua fisicità.
Il senso ultimo di Shu Ha RI per noi è in sintesi “imitare, assimilare, innovare”
Buon Allenamento