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DO = La via

Cosa significa fare arti marziali ?
Come ci arricchirà moralmente e dove ci porterà fisicamente lo studio e l’esercizio di un’arte marziale ? Lo spiega in modo sintetico poetico e al tempo stesso efficace Dave Lowry nel libro “The Karate Way”.
La via all’inizio, è oscura. Perfino i passi iniziali sono avvolti nella foschia.
Le vette verso le quali essa conduce sono apparentemente racchiuse in una coltre di nuvole che sembrano, osservandole dal basso, impossibili da penetrare.
E questo è un bene, perché vedere troppo chiaramente cosa si trova davanti a noi potrebbe nel complesso intimidirci più del necessario.
Le chiarificazioni emergono solo in retrospettiva: il viaggiatore che si è incamminato lungo questa via si è lasciato alle spalle una terra tranquilla e pacifica, ha affrontato un viaggio che presenta continue sfide, ma che offre, anche ricompense maggiori di quanto egli si fosse aspettato all’inizio. Procedendo lungo la via, egli si renderà conto di essere diretto verso una meta che, pur rimanendo misteriosa, risulta assai attraente.
File:Dojo.png
Il DO è sia singolare sia universale, è aperto a tutti coloro che possiedono la determinazione e l’inclinazione per percorrerlo.
Quelli che lo fanno scelgono una grande varietà di discipline, l’arte del tè, disporre i fiori, ciascuna di queste discipline è un sentiero della Via.

Noi abbiamo scelto, la via marziale.

La via marziale richiede resistenza morale insieme a coraggio viscerale ed emotivo. Esige coscienza sociale e resistenza fisica, siatene certi ognuna di queste qualità sarà messa alla prova nel corso del cammino.

Esse verranno , nel contempo purificate e rafforzate in colui che decide di intraprendere un viaggio che lo porterà molto lontano.

Dave Lowry